Il restauro della cinta muraria. Gli interventi eseguiti negli ultimi venticinque anni, per la costante esiguità di fondi, si sono concentrati sul recupero strutturale e funzionale dei singoli edifici e ciò non ha consentito di estendere il recupero anche alle strutture murarie che delimitano il casale. L'intervento relativo alla cinta muraria, che si sviluppa su un perimetro di circa 500 metri per quanto concerne quella esterna e di circa 70 metri per quella interna al casale, è stato molto impegnativo in quanto l'assenza in passato di opere sistematiche aveva provocato un forte degrado della stessa: i vari tratti delle mura erano invasi dalla vegetazione sia per la presenza di erbe infestanti, che in molti casi occultavano completamente interi tratti di muro, sia per alcuni alberi di fico ed arbusti cresciuti alla base del muro stesso che ne compromettevano così la stabilità. Dopo un generale diserbamento, si è proceduto alla revisione delle cortine murarie realizzando, ove necessario, puntelli localizzati, integrando le lacune e ripristinando gli assetti dei conci nel rispetto dell'apparecchiatura muraria. La metodologia di intervento individuata ha tenuto conto della necessità di non alterare i caratteri costruttivi delle mura: in particolare nelle parti sommitali si è proceduto ad integrare e ricostruire le porzioni interessate dai crolli e si è realizzata una copertina di cocciopesto e scaglie di pietra, con funzione di protezione dal dilavamento provocato dagli agenti atmosferici.
I tratti di recinzione a nord, a destra dell'ingresso, eseguiti in tempi recenti in pietrame a secco e oggetto di continui atti di vandalismo, sono stati integralmente ricostruiti secondo la tecnica tradizionale che prevede la chiusura in alto con blocchi lapidei più grossi. Parallelamente ai suddetti interventi di consolidamento delle cinte murarie del castello e del casale veniva condotta una campagna di scavo, vicino al sedime delle mura esterne, a cura della Soprintendenza Archeologica. Sono così emerse testimonianze di un tratto di muro originario con i resti in elevato di una torretta difensiva e la traccia di una ulteriore torre o forse una porta di accesso; parallelamente al tratto nord, sono venuti alla luce un tratto murario e resti di alcune strutture superstiti, probabilmente riferibili all'antico insediamento abitativo. Tutte queste operazioni condotte sulle murature hanno permesso di mettere in luce anche dall'interno, nei tratti ad ovest e a nord-ovest, lungo la strada comunale Ciuccolombiso, due torrette difensive dotate di saettiere, parzialmente nascoste dai cumuli di pietre e dalla vegetazione.
In occasione di un'ulteriore campagna di scavo sono emerse tracce di mura che congiungono il tratto di cinta a nord-ovest con il tratto ad ovest, prospiciente un fondo privato: nell'incrocio dei due tratti murari sono leggibili i resti di una ulteriore torretta difensiva angolare; la porzione di cinta ad ovest, caratterizzata anch'essa da due torri difensive e saettiere, si congiunge con il tratto a sud, prospiciente la lama.
Il casale si trova lungo il percorso della prima tappa: L'addio al mare della via Peuceta del Cammino Materano.
Presso l'info-point del Casale è possibile timbrare le credenziali del cammino con sigillo ufficiale di Balsignano.
I camminatori potranno inoltre usufruire dei servizi e fare rifornimento di acqua, bevande e snack prima di riprendere la strada per Bitetto.